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PietroF utente attivo

Iscritto: 15 Apr 2005 Messaggi: 5205 Località: Palermo
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Inviato: Dom 10 Lug, 2005 11:48 am Oggetto: |
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[quote="scapegoat"] | Derby ha scritto: | | ...Se però volete fotografare, la richiesta dei diritti, per quanto mi riguarda, è legittima... |
Vorrei sottolineare, per mitigare l'assurdità della cosa , la torre eiffel in notturna, illuminata, è fotografabilissima senza pagare alcunchè, se la si fotografa per uso personale....è il pubblicare la foto che comporta il pagamento dei diritti d'autore. _________________ "This is not Vietnam. This is bowling. There are rules."
Le mie foto sono qui |
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scapegoat utente

Iscritto: 24 Mgg 2005 Messaggi: 371 Località: Salerno
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Inviato: Dom 10 Lug, 2005 11:54 am Oggetto: |
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[quote="Pellicola"] | scapegoat ha scritto: | | Derby ha scritto: | | ...Se però volete fotografare, la richiesta dei diritti, per quanto mi riguarda, è legittima... |
Vorrei sottolineare, per mitigare l'assurdità della cosa , la torre eiffel in notturna, illuminata, è fotografabilissima senza pagare alcunchè, se la si fotografa per uso personale....è il pubblicare la foto che comporta il pagamento dei diritti d'autore. |
Si infatti, se mi è sfuggito pardon, ma io intendevo che la richiesta è legittima proprio in base alla pubblicabilità ed eventuale lucrabilità della foto. _________________ • Mario •
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Derby non più registrato
Iscritto: 02 Ott 2004 Messaggi: 7688 Località: Roma
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Inviato: Lun 11 Lug, 2005 11:11 am Oggetto: |
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| scapegoat ha scritto: |
2) Gli architetti se li fanno pagare eccome i diritti. Glieli paga profumatamente il committente a conclusione dell'opera, quando gli viene presentato il parcellone. Anzi, credo che l' 80% della parcella di un architetto sia costituita proprio dai diritti di creatività. E chi ha acquisito quei diritti pagandoli profumatamente può, a sua volta, anche pretendere piccoli contributi per fotografare l'opera d'arte messa in piedi da quell'architetto. In Italia ciò è possibilissimo secondo la 633/41.
3) Non è vero (almeno in Italia) che i diritti dell'autore di un'opera, nel momento in cui questa viene pubblicata, dipendono esclusivamente dal rapporto che ha istituito con lo Stato. Questo è falso. Il fatto che un "abbellimento" si trovi su un'opera pubblica non significa che i diritti di quell'abbellimento non continuino ad appartenere all'autore medesimo, d'altronde la legge n. 633/41 stessa chiarisce che il diritto esclusivo di pubblicare ed utilizzare economicamente l'opera spetta appunto all'autore. Secondo lo stesso principio, le spiagge italiane appartengono allo Stato. Il fatto che su di esse alcune imprese ci facciano uno stabilimento e magari le abbelliscano e le rendano più gradevoli, comporta che io paghi comunque le spettanze a LORO e non allo STATO, sebbene le spiegge restino dello Stato (Tremonti permettendo ). |
Si, va tutto bene, però:
Che l'autore di un'opera, della sua illuminazione, della sua riverniciatura o qualunque altra cosa conservi il PROPRIO diritto d'autore è assodato.
Ma questo non si può tradurre automaticamente, come dici tu, nella possibilità di pretendere un pagamento per la sua riproduzione... staremmo freschi, allora, qualunque cosa (comprese le persone) andrebbero pagate quando vengono riprodotte in una fotografia, ma per fortuna non è così
Il nodo centrale secondo me non sta nell'opera, ma nel dove ti trovi tu! Se ti trovi su suolo pubblico puoi fotografare tutto ciò che hai davanti agli occhi (eccettuato altre e diverse limitazioni di legge) senza che ti possa essere chiesto alcunchè in pagamento. Sei tu l'AUTORE della foto, in quel momento.
L'esempio che fai tu, sulle spiagge, non è calzante: tu paghi per il servizio, mica per il suolo. L'accesso alla spiaggia, infatti, è libero per legge. Il suolo (ovvero la concessione) lo paga il proprietario dello stabilimento.
| scapegoat ha scritto: | | 3) Non è vero (almeno in Italia) che i diritti dell'autore di un'opera, nel momento in cui questa viene pubblicata, dipendono esclusivamente dal rapporto che ha istituito con lo Stato. Questo è falso. Il fatto che un "abbellimento" si trovi su un'opera pubblica non significa che i diritti di quell'abbellimento non continuino ad appartenere all'autore medesimo, d'altronde la legge n. 633/41 stessa chiarisce che il diritto esclusivo di pubblicare ed utilizzare economicamente l'opera spetta appunto all'autore. |
Non sono d'accordo. Da un lato è scontato, come già detto, che i diritti di un'opera continuino ad appartenere all'autore, dall'altro non vedo come questo possa essere trasferito ad una fotografia il cui autore è il fotografo stesso... Ho dato un'occhiata alla legge, e (ad esempio) per gli architetti il copyright è sul progetto, non sull'opera  |
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scapegoat utente

Iscritto: 24 Mgg 2005 Messaggi: 371 Località: Salerno
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Inviato: Lun 11 Lug, 2005 3:23 pm Oggetto: |
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| Derby ha scritto: | Non sono d'accordo. Da un lato è scontato, come già detto, che i diritti di un'opera continuino ad appartenere all'autore, dall'altro non vedo come questo possa essere trasferito ad una fotografia il cui autore è il fotografo stesso... Ho dato un'occhiata alla legge, e (ad esempio) per gli architetti il copyright è sul progetto, non sull'opera  |
I diritti sull'illuminazione continuano ad appartenere alla ditta francese.
Se fai una foto che intendi pubblicare o sulla quale intendi lucrare tu paghi il diritto d'autore (sull'illuminazione, non sulla foto) alla ditta. Il tuo diritto d'autore sulla tua foto te lo fai pagare dal tuo cliente. Non c'è nessun trasferimento di diritti. Così, secondo me, fai confusione.
L'esempio della spiaggia è calzante eccome. Tu paghi il servizio allo stabilimento balneare (di cui godi) che occupa il suolo pubblico. Tu paghi il servizio d'illuminazione (di cui godi) che occupa una "torre" pubblica. _________________ • Mario •
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