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GUERRA TRA ANALOGISTI E DIGITALISTI......COMBATTI ???
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Tomash
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MessaggioInviato: Sab 18 Feb, 2006 9:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Valis69 ha scritto:
Io non dovrei proprio impicciarmi, anche perchè purtroppo vengo poco sul forum, ma io la vera guerra la farei a chi usa il termine analogico........ scusate ma la lingua italiana che fine sta facendo.

Cito "Garzanti" Analogico:

agg. [pl. m. -ci]
1 che procede per analogia, che si fonda sull'analogia: sistema, procedimento analogico
2 si dice di apparecchiatura che registra il variare di un fenomeno fisico mediante un modello analogo di grandezze, p. e. il variare della temperatura con il variare dell'altezza del mercurio nell'anima del termometro (si contrappone a digitale): calcolatore analogico | orologio analogico, il più diffuso tipo di orologio, in cui le ore sono indicate dalle lancette
§ analogicamente avv. per analogia.


Digitale e pellicola, digitale e fotografia chimica, digitale e fotografia all'argento.......... ma no digitale e analogico, la fotografia a pellicola non è analogica Mah Mah Mah

Giuro la mia Fm2 non mi ha mai dato la temperatura e nemmeno l'ora Very Happy Very Happy


Infatti, io dico sempre pellicola.
L'anaglogico è un termine che abbiamo importato dagli audiofili, ha loro si pose il problema meglio "analogico" o "digitale" quando 20 e più anni fa apparvero i CD.
Sono ancora lì che ne discutono.
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HIPPO
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MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2006 7:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
Valis69 ha scritto:
Io non dovrei proprio impicciarmi, anche perchè purtroppo vengo poco sul forum, ma io la vera guerra la farei a chi usa il termine analogico........ scusate ma la lingua italiana che fine sta facendo.

Cito "Garzanti" Analogico:

agg. [pl. m. -ci]
1 che procede per analogia, che si fonda sull'analogia: sistema, procedimento analogico
2 si dice di apparecchiatura che registra il variare di un fenomeno fisico mediante un modello analogo di grandezze, p. e. il variare della temperatura con il variare dell'altezza del mercurio nell'anima del termometro (si contrappone a digitale): calcolatore analogico | orologio analogico, il più diffuso tipo di orologio, in cui le ore sono indicate dalle lancette
§ analogicamente avv. per analogia.


Digitale e pellicola, digitale e fotografia chimica, digitale e fotografia all'argento.......... ma no digitale e analogico, la fotografia a pellicola non è analogica Mah Mah Mah

Giuro la mia Fm2 non mi ha mai dato la temperatura e nemmeno l'ora Very Happy Very Happy


Infatti, io dico sempre pellicola.
L'anaglogico è un termine che abbiamo importato dagli audiofili, ha loro si pose il problema meglio "analogico" o "digitale" quando 20 e più anni fa apparvero i CD.
Sono ancora lì che ne discutono.



la dicotomia digitale/analogico sta nel fatto che col primo si indica la misurazione o riproduzione di grandezze e/o elementi tramite una codificazione numerica mentre nel secondo caso tramite altri elementi o grandezze fisiche in rapporto di analogia con quelle che devono misurarsi o riprodursi.

ecco perché la mia 20d è digitale (trasforma un'immagine in numeri) e la mia Olympus OM è analogica (riproduce la realtà tramite reazione di agenti chimici su un supporto)

detto questo, ormai è entrato nel gergo comune la contrapposizione del analogico (in campo elettronico) in senso residuale a tutto ciò che non è ottenuto tramite una codificazione numerica

Ciao

_________________
VIENI A VEDERE!!! Maiale
CanonEos20D bg-e2 - Tokina atx pro 12-24 f/4 - Canon EF 20-35 f2.8 L -Canon ef 24-85 f/3.5-4.5 usm +Canon ef 50 f/1.8II +Canon EF 70-200 f4 L
-Flash Speedlite 420ex-CF Sandisk Ultra II 1gb- borsa LoweproStealthreporter AW200
- Fuji S5000 - Flash Metz C34-2 digital
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Tomash
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MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2006 8:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

HIPPO ha scritto:
Tomash ha scritto:
Valis69 ha scritto:
Io non dovrei proprio impicciarmi, anche perchè purtroppo vengo poco sul forum, ma io la vera guerra la farei a chi usa il termine analogico........ scusate ma la lingua italiana che fine sta facendo.

Cito "Garzanti" Analogico:

agg. [pl. m. -ci]
1 che procede per analogia, che si fonda sull'analogia: sistema, procedimento analogico
2 si dice di apparecchiatura che registra il variare di un fenomeno fisico mediante un modello analogo di grandezze, p. e. il variare della temperatura con il variare dell'altezza del mercurio nell'anima del termometro (si contrappone a digitale): calcolatore analogico | orologio analogico, il più diffuso tipo di orologio, in cui le ore sono indicate dalle lancette
§ analogicamente avv. per analogia.


Digitale e pellicola, digitale e fotografia chimica, digitale e fotografia all'argento.......... ma no digitale e analogico, la fotografia a pellicola non è analogica Mah Mah Mah

Giuro la mia Fm2 non mi ha mai dato la temperatura e nemmeno l'ora Very Happy Very Happy


Infatti, io dico sempre pellicola.
L'anaglogico è un termine che abbiamo importato dagli audiofili, ha loro si pose il problema meglio "analogico" o "digitale" quando 20 e più anni fa apparvero i CD.
Sono ancora lì che ne discutono.



la dicotomia digitale/analogico sta nel fatto che col primo si indica la misurazione o riproduzione di grandezze e/o elementi tramite una codificazione numerica mentre nel secondo caso tramite altri elementi o grandezze fisiche in rapporto di analogia con quelle che devono misurarsi o riprodursi.

ecco perché la mia 20d è digitale (trasforma un'immagine in numeri) e la mia Olympus OM è analogica (riproduce la realtà tramite reazione di agenti chimici su un supporto)

detto questo, ormai è entrato nel gergo comune la contrapposizione del analogico (in campo elettronico) in senso residuale a tutto ciò che non è ottenuto tramite una codificazione numerica

Ciao


Diciamo che un qualcosa di digitale è piuttosto una campionatura di un segnale analogico, sia esso sonoro che visivo.
Comunque analogico è un trtmometro a mercurio e digitale uno elettronico con display.
Io preferisco continuare a dire pellicola, anche se l'ideale sarebbe dire "fotografia chimica" e "fotografia elettronica".
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HIPPO
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MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2006 8:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...anche io preferisco parlare di pellicola Wink ...cmq non capisco perché continuate a legare analogico al termometro Mah

la definizione che ho dato prima si riferisce all'etimologia delle parole analogico e digitale....ed è in perfetta linea con quella data nel Devoto-Oli Rolling Eyes

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Rob612
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MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2006 9:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh, mi sono letto tutte le 9 pagine del pippone e voglio entrarci anche io.

Innanzitutto, non è questione di "meglio" o "peggio" in quanto queste due caratteristiche dipendono dall'uso finale delle foto, in primis.

Poi, come molti hanno fatto giustamente notare, il termine "fotografia analogica" non significa un caXXo. Anche una dslr è analogica, se vogliamo fare i pignoletti fino in fondo. Certo la luce che passa nell'ottica non e' campionata se su una SLR ne' su una DSLR Smile Inoltre, ancora una volta come ha fatto notare qualcuno, il termine analogico andrebbe riferito ad un segnale, se vogliamo possiamo dire che la luce che passa nell'ottica è un segnale ma è un po' tirata per i capelli.

Parliamo quindi di fotografia CHIMICA e di fotografia DIGITALE.

Poi, alla fin fine, siamo al discorso utilizzo del risultato. In genere si parla di stampa. Personalmente al riguardo mi rifaccio a quanto ho espresso in questo thread:

http://www.photo4u.it/viewtopic.php?p=655662

Citazione:
Premesso che ho 44 anni, ho cominciato a scattare fotografie a 12/13 anni con una Leica IIIc con un Elmarit 5cm (si, le ottiche allora erano misurate in centimetri) f3,5 di quelli che si "estraevano" dal corpo. Messa a fuoco a telemetro e custodia in pelle. Ovvio che non era la mia ma quella di mio padre.

La passione mi è rimasta, e nel tempo ho avuto di tutto e di più, dalle Leica serie M (l'ultima una M6) alle serie R (R8), alle più economiche Minoltine (SrT 101b) fino alle "moderne" Pentax (K1000, MX, Me Super) non necessariemente in quest'ordine.

Ovviamente, ho fatto la mia brava esperienza (tanta) di camera oscura. Sequestrendo ed adattando allo scopo un bagno di casa.

Cominciato col BN (e daje con le carte baritate, le politenate, poi arrivarono le multigrado, e ogni volta a combattere con provini, controprovini, mascherature e via dicendo). Poi ho cominciato con le dia, a parte i Kodachrome, che in casa proprio non si poteva fare (c'era qualche pazzo che ci provava leggevo allora sulle riviste USA di gente che tentava l'avventura,s empr ocn risultati a pene di veltro) e quindi vai con l'E-6, la doppia esposizione i bagni a temperatura controllata e via canando.

Poi, ovvio, mi è venuta la voglia di stamparle, 'ste benedette dia.... e allora dai col Cibachrome, tamburi, casini (mi piacciono le stampe grandi, quelle piccole mi irritano) anche qui occhio alle temperature, provini su provini, costi assurdi anche per l'epoca e via dicendo.

Alla fine, mi ero deciso ed avevo affrontato anche il C-41 sviluppandomi in casa pure i negativi colore e poi combattendo con le relative stampe (altri soldi, casini, impicci, analizzatori, teste adatte e chi più ne ha più ne metta).

Poi, ad un certo punto, me so' rotto li cojoni, come di dice qui a Roma, e per un po' ho smesso. Man mano ho venduto o regalato tutti i pezzi (tutto il kit da camera oscura è finito alla mia parrocchia di allora, con il parroco, appassionato, che è impazzito quando si è visto arrivare tutto quanto, figurarsi, c'era dal Krokus per il BN fino ai Durst con testa colore passando per tutto quello che c'era in mezzo e una tale quantità di accessori che un solo viaggio in macchina non mi bastò per portare tutto).

Ho persino regalato due ottimi diaproiettori Kodak Carousel (ci lavoravo, in Kodak, e mi costavano parecchio meno che ai comuni mortali) con loro rava centralina di dissolvenza, ottiche zoom e via cantando con una trentina di caricatori circolari ad una parrocchia in provincia di Catania, tramite un amico.

Le ultime macchien fotografiche a pellicola che mi erano rimaste le ho vendute l'anno scorso (una Pentax MX ed una ME Super con un passabile corredino di ottiche), dopo che già da qualche anno giocherellavo con le digitali (essenzialmente compattine, ma già allora, le prime foto digitali che ho in archivio risalgono a quando usci la fotocamera della Sony (o era Canon) che usava i microfloppy per registrare foto a 640x480, l'anno non me lo ricordo ma immagino che non sia difficile arrivarci). e avevo cominciato il corredo DSLR.

Oggi, mi dispiace, non tornerei ai tempi della camera oscura neanche ammazzato. Se domani sparissero i sensori, smetterei di fare foto.

La pippa mortale della camera oscura, i bagni che scadono, la carta che quando ti serve quella certa gradazione l'hai finita (le multigrado non mi sono mai piaciute, per il BN avevo una preferenza per le baritate, quando si trovavano) combattere con i marginatori, con i filtraggi per il colore, provini su provini, milioni di lire su milioni di lire.

Neanche morto. Mai più. Sarà l'età, sarà il fatto che vivo e lavoro nel mondo dell'alta tecnologia, non cambierei una buona camera chiara (che, sia chiaro, sappiamo tutti costare una tombola, esattamente come una vecchia camera oscura, tra PC, software, analizzatori e periferiche) con una ottima camera oscura neanche se mi dessero dei soldi, e tanti.

Basta. Basta con l'obbligo del grembiulone per non macchiarsi con i bagni, basta con le puzze terribili dei bagni di arresto in acido acetico (per non parlare dell'E-6 e del C-41 che puzzavano come due cadaveri che puzzano), basta con le ventisette tende nere da piazzare su porte, finestre e via cantando, basta con le stupideluci di sicurezza che sono una rottura di palle clamorosa, basta con il fatto di non poter fumare in CO perchè se non altro non sai dove appoggiare la cicca e poi magari quando accendi veli qualcosa. Basta con le ore in piedi di fronte ad un ingranditore.

Mai piu'. Mai, mai mai, nel modo più assoluto.

Oggi "sviluppo" i mie RAW comodamente seduto ad una scrivania, con una catena che opportunamente tarata mi permette di arriare esattamente dove voglio io senza impazzire e perdere ore a fare provini (salvo quandi si arriva alla stampa finale, li ovviamente ancora un po' di tempo lo si perde) con portacenere, telefono, sigarette e tutti i comfort (inclusa l'aria condizionata d'estate) ed ottengo risultati che misoddisfano e mi danno piacere esattamente come una volta. Con meno stress e meno incazzaturte. E alla fine pure ocn un po' di risparmio.

Posso interromepre un lavoro in 4 secondi netti (il tempo di salvare il file ed alzarmi dalla sedia) e poi riprenderlo quando cavolo mi pare, posso fare decine di prove a costo zero, posso permettermi anche follie che una volta in CO non varei mai neanche pensato di fare.

Mai, mai più tornerei indietro.

QUanto alle macchine fotografiche, onestamente se usate in manuale non vedo molta differenza tra l'esporre ad occhio con una digitale o con una analogica (e' una cosa che faccio a volte, anche se magari lesposimetro della macchina non è d'accordo con me). Spesso uso comunque la macchina in manuale e spesso focheggioa manina (c'e' un mio thread proprio sui vetri di messa fuoco) e in più, rivolgendomi agli automatismi, posso fare delle cose che una volta non avrei potuto fare... provate a seguire focheggiando a mano un falco pellegrino che vi viene incontro a 160 kmh, altro che cavoli. Certo, si faceva e si può fare ancora, ma facendolo a mano si butta un sacco di roba in più. Ancora ci riesco a fare queste cose, il che però non signifca che mi piaccia.

Insomma, per concludere, viva il digitale, alla grande. Mi ha fatto riscoprire una passione che ho sempre avuto e che avevo abbandonato proprio per la rottura di palle della CO.


In altre parole, pur avendo apprezzato la chimica per anni (sono stato co-responsabile della qualità di Kodak Motion Picture presso i grandi laboratori di sviluppo e stampa cinema fino al 1990, quindi non proprio a digiuno dell'argomento) oggi come oggi dico apertamente che, cinema a parte (quello e' ancora un discorso dove il digitale anche con l'avvento dell'HDTV, a dispetto dei "digital theater" che si cominciano a vedere in circolazione, deve fare un sacco di strada rispetto al chimico, anche se il progresso tecnologicofa passi da gigante) almeno per quel che mi riguarda, e SOPRATTUTTO per la postproduzione (che c'e' anche col chimico, inutile prendersi per il culo, a parte il fatto che da anni i negativi vengono comunque digitalizzati, anche in CO di postproduzione se ne faceva, e tanta pure) il digitale stravince a mani basse.

Dal punto di vista qualitativo, rispetto ad un 135 ed a condizione che il risultato finale sia stato stampato BENE non ci sono differenze tali da giustificare un atteggiamento di chiusura verso il mondo digitale (diverso se parliamo di medio/grande formato, questo e' ovvio, ma ci si arriverà presto, e comuqnue pure il MF/GF vengono sistematicamente digitalizzati e lavrati in camera chiara)

Dal punto di vista operativo, che si sia professionisti o amatori, il rispermio di tempo è assolutamente non quantificabile. Parliamo di pochi secondi per valutare se rifere uno scatto rispetto anche a stare stretti ed a dire che si fa prima una polaroid, ai tre minuti. Piu' i tempi di lab, che variano e sappiamo bene di quanto.

La praticità del digitale (occhio parliamo sempre di dslr) vs la pellicola sta anche nella riusabilità del mezzo, la CF che si svuota e si riutilizza. Se uno esce come faccio io con in tasca una decina di schede tra i 2 ed i 4 GB, eccolo li che bata una tasca e pure piccola invece dello zainetto necessario per infilarci qualche centinaio di rulli. enza contare la possibilità di variare la sensibilità della "pellicola" AD OGNI SINGOLO SCATTO, senza dover poi pensare a tagliare la pellicola nella change bag come si faceva una volta.

Piu' tutto quello che ho già riportato sopra relativo alla camera oscura. Che personalmente non mi vedrà mai più. Ma ovvio che si tratta di una mia scelta, opportunamente ponderata e valutata. Se necessario, sono acnor oggi in grado di far funzionare come si deve una CO (ed anche un laboratorio di sviluppo e stampa). Semplicemente non mi va di farlo.

La chiusura a tutti i costi riguardo una qualsiasi nuova tecnologia è un atteggiamento stupido ed immaturo. Se tutti fossimo così oggi staremmo ancora con i cavalli ed i carretti invece dei camion, con i segnali di fumo o i messi a cavallo invece del cellulare e magari con i banditori con il tamburo invece dei manifesti (non scherziamo, la stampa tipografica del crucco di Magonza - mi riferisco a Gutenberg per chi non avesse colto il riferimento- risale all'altroieri, solo al 1400 circa, e' tecnologia spinta, dannazione, mica vogliamo farci fregare dalla dannata tecnologia, ach !) O con le pitture rupestri del Neolitico.

Insomma, per farla finita, mi rendo conto di essermi dilungato un bel po', e' inutile chiudersi alle innovazioni. Vuol dire solo una o piu' delle seguenti cose:

1) Non ci si arriva (di capoccia, intendo) e quindi la si nega
2) Non ci si sente all'altezza (che ci sarà poi di così alto non saprei) e quindi si rifiuta
3) Si e' over 80 (e non tutti gli over 80 non se la sentono di affrontare nuovi mezzi)
4) C'e' una punta di invidia verso chi - più aperto mentalmente - impara ad usare uno strumento nuovo (perche'di questo si tratta, un bale, banalissimo strumento) insieme ad una serie di cose che con a fotografia non c'entrano un accidente (foto digitale ed informatica non dico che viaggino di pari passo, ma certamente sono fortemente imparentati)
5) Questa è cattiva... ma magari chi si chiude in determninate maniere lo fa anche perchè non si può permettere il cambio. Il passaggio da chimico a digitale è costoso.

Passo e chiudo.
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Tomash
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2006 9:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Rob612 ha scritto:
Beh, mi sono letto tutte le 9 pagine del pippone e voglio entrarci anche io....


Non posso che essere d'accordo con te.
Solo alcune precisazioni.
Un immagine digitale è un immagine campionata a tutti gli effetti esattamente come avviene per un suono che deve stare in un CD. Di questo ne ho la certezza, nel lunghissimo 3D su "Nikin & ff" mi sono andato a leggere un po di teoria e salta fuori che le leggi della campionatura valgono sia per un segnale sonoro che per un segnale luminoso.
Alla fin fine il procedimento è sempre quello di prendere "campioni" di segnale in numero significativo e trasformarli in quantità numeriche.

Per il resto, usare la pellicola oggi, almeno per quello che mi riguarda, è solo una questione di divertimento, nulla a che vedere con la qualità finale.
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Rob612
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2006 11:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
Rob612 ha scritto:
Beh, mi sono letto tutte le 9 pagine del pippone e voglio entrarci anche io....


Non posso che essere d'accordo con te.
Solo alcune precisazioni.
Un immagine digitale è un immagine campionata a tutti gli effetti esattamente come avviene per un suono che deve stare in un CD. Di questo ne ho la certezza, nel lunghissimo 3D su "Nikin & ff" mi sono andato a leggere un po di teoria e salta fuori che le leggi della campionatura valgono sia per un segnale sonoro che per un segnale luminoso.
Alla fin fine il procedimento è sempre quello di prendere "campioni" di segnale in numero significativo e trasformarli in quantità numeriche.

Per il resto, usare la pellicola oggi, almeno per quello che mi riguarda, è solo una questione di divertimento, nulla a che vedere con la qualità finale.


Si, certo, intendevo campionatura "a monte". Ovvio che quando arriva sul sensore, essendo a quel punto per forza di cose trasformata in un segnale elettrico, deve essere campionato, questo è ovvio. Pensavo al fascio di fotoni che passano attraverso il vetro Smile
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Nicola Giani
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2006 7:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
Rob612 ha scritto:
Beh, mi sono letto tutte le 9 pagine del pippone e voglio entrarci anche io....


Non posso che essere d'accordo con te.
Solo alcune precisazioni.
Un immagine digitale è un immagine campionata a tutti gli effetti esattamente come avviene per un suono che deve stare in un CD. Di questo ne ho la certezza, nel lunghissimo 3D su "Nikin & ff" mi sono andato a leggere un po di teoria e salta fuori che le leggi della campionatura valgono sia per un segnale sonoro che per un segnale luminoso.
Alla fin fine il procedimento è sempre quello di prendere "campioni" di segnale in numero significativo e trasformarli in quantità numeriche.

Per il resto, usare la pellicola oggi, almeno per quello che mi riguarda, è solo una questione di divertimento, nulla a che vedere con la qualità finale.


Beh, anche l'immagine catturata dalla pellicola è discreta.
In questo non c'è poi grande differenza...

Wink Wink Wink
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MessaggioInviato: Mar 21 Feb, 2006 4:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Dopo essemi letto tutto il polpettone dico la mia....io mi sono avvicinato a questo mondo da pochissimo quasi per caso xchè da sempre sono attratto da tutto quello che è tecnologia e innovazione....non credevo che questo fosse un mondo così vasto e complesso e non credevo che potesse essere così affascinante! prima scattavo solo foto ricordo.....adesso provo a realizzare qualcosa che mi provochi emozioni e soddisfazione xchè in una foto cerco di applicare tutto quello che ho imparato negli ultimi anni.

Per tutto questo devo dire grazie al digitale ma cmq rispetto chi fa dell'analogico un punto fermo inossidabie e ammiro chi invece usa entrambi.

Io personalmente ho cominciato da qui...mi piace e non sento il bisogno di provare a scattare in analogico (probabilmente sbagliando)
Per quanto riguarda il futuro......tecnologia e innovazione non possano essere fermati.

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Sto vendendo il mio corredo olympus, prossimo il passaggio a canon
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