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Curare la vista (un appello)
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Autore Messaggio
SPIDEY
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Iscritto: 20 Mgg 2005
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Località: Provincia di MI

MessaggioInviato: Ven 19 Ago, 2005 12:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

deborah.d ha scritto:
e....smentisco non ci vogliono le palle, io ci riesco anche senza... Rolling Eyes


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deborah.d
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Iscritto: 02 Lug 2005
Messaggi: 288

MessaggioInviato: Ven 19 Ago, 2005 12:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Metti le stampe in una bella bacinella piena d'acqua e poi le porti in un locale con acqua corrente. Io ad esempio in cantina non avrò l'acqua corrente e terminata la stampa la porterò in casa...
Non è un problema.
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Izutsu
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Iscritto: 28 Dic 2003
Messaggi: 9922

MessaggioInviato: Ven 19 Ago, 2005 12:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Eh mi devo comunque portare giù dell'acqua... la mia cantina non è comodissima. Magari in futuro proverò.
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Tommy Retrò
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Iscritto: 04 Ago 2004
Messaggi: 1337
Località: Torino

MessaggioInviato: Ven 26 Ago, 2005 4:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

deborah.d ha scritto:
Metti le stampe in una bella bacinella piena d'acqua e poi le porti in un locale con acqua corrente. Io ad esempio in cantina non avrò l'acqua corrente e terminata la stampa la porterò in casa...
Non è un problema.


io faccio nello stesso modo.. Rolling Eyes

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Ogni volta, quando una mia foto ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?
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bruko
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Iscritto: 21 Feb 2005
Messaggi: 1871
Località: Bassano del Grappa

MessaggioInviato: Ven 26 Ago, 2005 5:00 pm    Oggetto: Re: Curare la vista (un appello) Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:

Fateci un pensierino, alla camera oscura,: non ci vogliono (più) tanti soldi, non ci vuole l'acqua corrente, non ci vuole il locale apposito, ci vogliono palle (linguaggio maschilista) e neppure molte.
Sproloquio di un vecchio, buon proseguimento. Smile Triste
Claudio.


a me stampare in camera oscura manca tantissimo, mi manca soprattutto la fisicita' del tutto.
Il punto e'. Quanti soldi ci vorrebbero per cominciare a farsene una in casa? E cosa dovrei prendere?
Oltretutto io il nome di tutto lo conosco solo in inglese...
c'e' gia' un thread tutorial?
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Iggy
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Iscritto: 10 Ago 2004
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Località: Bologna

MessaggioInviato: Ven 26 Ago, 2005 7:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tommy Retrò ha scritto:
deborah.d ha scritto:
Metti le stampe in una bella bacinella piena d'acqua e poi le porti in un locale con acqua corrente. Io ad esempio in cantina non avrò l'acqua corrente e terminata la stampa la porterò in casa...
Non è un problema.


io faccio nello stesso modo.. Rolling Eyes


Confermo anche io, stampo in un piccolo sgabuzzino, poi vado in cucina a sciaquare, non è un impresa impossibile la camera oscura. Ci vuole solo un po di pazienza con se stessi le prime volte, che butti un po di stampe Smile (o almeno io ne ho buttate diverse Ops)

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flavio
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brainnolo
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MessaggioInviato: Mer 31 Ago, 2005 11:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono d'accordo sul fatto che vedere le foto stampate è molto meglio che vederle su schermo, specialmente gli LCD che mostrano risultati diversi in base all'angolazione che si guarda. Io ho notato per esempio che se voglio vedere più dettagli devo guardare un po' dal basso (e si "scurisce" anche tutto).

Tuttavia non vedo cosa vieti stampare da digitale Very Happy

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Black&whitE
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MessaggioInviato: Gio 01 Set, 2005 9:48 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ragazzi venite a farci visita nel forum Camera Oscura!!! Wink
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bruko
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Iscritto: 21 Feb 2005
Messaggi: 1871
Località: Bassano del Grappa

MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 7:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

brainnolo ha scritto:
Tuttavia non vedo cosa vieti stampare da digitale Very Happy


Niente lo vieta, e' ovvio.
Io pero' ieri sono andata alla mostra di Berengo Gardin e la qualita' di quelle stampe, al di la' di composizione, idea, ecc ecc... proprio la qualita' tecnica e' assolutamente elevatissima.
E non stiamo parlando di foto scattate in grande formato con obiettivi superluminosi e pellicole particolari, ma proprio della quantita' di dettaglio e della qualita' di quel dettaglio.
Io da digitale non riuscirei mai ad ottenere stampe del genere. Nemmeno a piangere in lituano.
Poi pero' che mi ricordo non ci riuscirei nemmeno in analogico: la media delle mie stampe in camera oscura aveva la gamma tonale e la brillantezza di una compatta crosta di fango Smile
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massimo729
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Iscritto: 21 Lug 2004
Messaggi: 1683

MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 11:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Partendo dal presupposto che una fotografia nasce in ogni caso per essere stampata e non vista su monitor, anche perche la stampa riflette la luce mentre il monitor la produce e non è poi così poco per i nostri occhi e il nostro cervello, non fatevi fuorviare dalle stampe digitali in B&W che ottenete a casa con stampanti a basso costo.
Fatevele stampare con una epson della serie 10xxx ovviamente partendo da una buona digitale o da una ottima scansione.
Poi giudicate.
Senza voler nulla togliere alla "mistica" della camera oscura che a suo tempo ho amato moltissimo.
Una domanda non polemica ma curiosa:come smaltite i chimici voi fotoamatori?

ciao
massimo
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leopoldo
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MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 11:57 am    Oggetto: Rispondi con citazione

leggo solo ora questo 3d.
io mi dico sempre.. ma perchè ritenere il digitale una cosa profana? estranea alla fotografia...

i tempi cambiano, e cambia tutto. non solo il televisore, che prima era BN ora è diventato piatto al plasma... ma anche la fotografia


prima si poteva fare una foto alla volta, impressa su una lastra, qualità pessima e scadente.
poi si è passati alla pellicola BN e dopo ancora a quella a colori

mi immagino già i fotografi di allora che dicevano " questa pellicola... mah "

ora siamo al digitale. una nuova era.

prima i film si giravano con le tecnologie di allora, oggi si girano con le tecnologie moderne. tutto qui.


Leo

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Where once was light/Now darkness falls/Where once was love/Love is no more
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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 12:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Veramente peroravo la causa del senso della vista, invitando ad andare a vedere mostre di stampe fotografiche chimiche vintage.
Se ci andassero Massimo e Leopoldo mai direbbero quel che dicono.
Ma so che a nessuno passa per la testa che sia utile dare un'occhiata a quel che fu.
E difatti era un appello, gli appelli non vengono mai ascoltati.
Grazie, ciao, Claudio.
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Alessandro Bassi
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Iscritto: 22 Giu 2004
Messaggi: 2045
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MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 1:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

per lo smaltimento sono cosi basse le quantita di chimici che possono essere buttate nel water , mica siamo laboratori industriali che inquiniamo i fiumi , per esempio nel mio paese siamo in due a sviluppare e stampare a casa su 3500 persone inquinamento 0
ciao

_________________
e col tempo poi ...
come la neve caduta ,come l'acqua sui vetri anche il cuore si asciuga e tu speri soltanto di dimenticare , che vietata ai tuoi occhi è la luce del sole. P.F.M. DRACULA
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leopoldo
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Iscritto: 24 Set 2004
Messaggi: 3938
Località: Teramo

MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 1:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Veramente peroravo la causa del senso della vista, invitando ad andare a vedere mostre di stampe fotografiche chimiche vintage.
Se ci andassero Massimo e Leopoldo mai direbbero quel che dicono.
Ma so che a nessuno passa per la testa che sia utile dare un'occhiata a quel che fu.
E difatti era un appello, gli appelli non vengono mai ascoltati.
Grazie, ciao, Claudio.



una fotografia bella e una fotografia che trasmette

digitale o non digitale, BN o colori, stampa o schermo LCD

io ho visto varie mostre, anche di macchine a pellicola. ora non so come sono state stampate le foto.
belle, molto, mi sono piaciute tanto e sono rimasto così Surprised
ma rimango anche così Surprised se vedo una foto stampata proveniente dal digitale

tutto qui

non dico mica che si deve buttare la pellicola o la camera oscura. anzi.
è un modo per vedere foto diverse, con tecniche diverse.

Ciao Smile

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M__R
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Messaggi: 2145
Località: Bergomum

MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 3:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
E difatti era un appello, gli appelli non vengono mai ascoltati.


Non è vero ... almeno non sempre e non per tutti...

ieri siamo stati a vedere le mostre di Milano ed è vero quello che dici nel tuo appello iniziale di questo 3d.

La profondità dei colori-non colori di molte stampe, l'estensione tonale delle emozioni visive delle immagini "chimiche", le gradazioni semantiche che ha una carta rispetto ad un'altra ridicolizzano ancora la qualità, seppur dignitosa, del b/n digitale.
La stessa sensazione l'avevo provata in diverse mostre di Roma della scorsa primavera ma l'avevo assimilata più superficialmente.

Purtroppo è raro poter assistere ad una mostra con qualcuno che ti faccia ragionare per davvero sulle diverse qualità delle opere prodotte in camera oscura.

Notavo, poi, un'altra cosa:

Il gusto per l'immagine che avevano gli autori degli anni '40-'60 (max '70). Noi (parlo, ovviamente in generale), purtroppo, abbiamo una vista appiattita bidimensionalmente dai continui stereotipi propinati dalla televisione, in primis, e dai "creativi" pubblicitari.
Sarà colpa dell'onda lunga dell'edonismo Reaganiano.

Direi che la postilla al tuo accorato (e da me condiviso appieno) appello sarebbe anche quella di resettare il nostro (sempre in generale) gusto e di cominciare a ragionare con la nostra vista (nel bene e nel male) e di cominciare a smettere di vedere bello quello che gli altri ci dicono sia tale.

Ciao, Mario

(spero di poterti conoscere l'11 settembre)

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+ BG-E4 + Canon EF 28-135 F 3.5-5.6 IS USM + Canon EF 50mm f/1.8 II + Canon EF 70-200mm f/2.8L USM + Canon Extender EF 2x II + Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM + Canon Speedlite 580EX II + Nikkormat Ftn (1967) + alcuni obiettivi AI + Mamiya 645 + HOLGA 120 GFN + un bastardino di nome "Pimpa" | (DIS)avventure con riparatori Nikon
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toxine
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MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 5:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

M__R ha scritto:

La profondità dei colori-non colori di molte stampe, l'estensione tonale delle emozioni visive delle immagini "chimiche", le gradazioni semantiche che ha una carta rispetto ad un'altra ridicolizzano ancora la qualità, seppur dignitosa, del b/n digitale.


Non concordo in pieno con questa affermazione.
In questo caso si va su tecnicismi da camera oscura (e non li rinnego di certo).
Ti faccio un esempio per farti capire meglio la cosa: Se compero un libro di HCB o di Ansel Adam o di Capa, o di altri fotografi, ci trovo immagini che sicuramente mi emozionano, ma il libro, in ogni caso è stampato da una macchina moderna, per cui, la tua affermazione di prima non può riferirsi ai libri. "Ma come non può?", mi chiedo. Non provo comunque delle belle emozioni guardando un libro di questi fotografi?
Certo, sarebbe meglio vedere delle belle stampe chimiche, ma non sempre si può fare...
Ciò che intendo, quindi, è che è necessario vedere le mostre, certo, ma non è il solo mezzo per "rifarsi gli occhi"...

Ciao Smile

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M__R
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Iscritto: 27 Giu 2005
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MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 6:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

toxine ha scritto:

Ti faccio un esempio per farti capire meglio la cosa: Se compero un libro di HCB o di Ansel Adam o di Capa, o di altri fotografi, ci trovo immagini che sicuramente mi emozionano, ma il libro, in ogni caso è stampato da una macchina moderna, per cui, la tua affermazione di prima non può riferirsi ai libri. "Ma come non può?", mi chiedo. Non provo comunque delle belle emozioni guardando un libro di questi fotografi?
Certo, sarebbe meglio vedere delle belle stampe chimiche, ma non sempre si può fare...
Ciò che intendo, quindi, è che è necessario vedere le mostre, certo, ma non è il solo mezzo per "rifarsi gli occhi"...


In realtà sono pienamente d'accordo con te ...

Per rifarsi gli occhi bisogna vedere, guardare, leggere immagini di grandi autori... certo un libro di fotografie è una cosa ottima ed anche io mi emoziono davanti ad una fotografia ... magari vista su un libro o ad una proiezione...

ma qui claudiom penso stesse parlando del massimo possibile... allenare gli occhi al meglio del meglio. Almeno così io l'ho interpretato.
Non sempre si può fare, hai ragione, ma se è possibile non perdiamoci l'occasione. Io le occasioni da un paio di anni cerco di prendermele... (Milano, Roma, Arles, Varese)

IO (anche per lavoro) macino tonnellate di immagini sul web e sui libri ... ma una stampa originale così come voluta e cercata dall'autore ... beh quella è un'altra cosa.

E ti stà parlando una persona che lavora prevalentemente in digitale e crede fermamente al valore delle immagini prodotte con questa tecnologia.

Ti faccio un esempio: ho visto la mostra di raghu rai (si scrive così?) a roma, artista indiano facente parte del gruppo della Magnum, ed ho ancora i brividi ricordando alcune sue immagini in stampe dell'epoca ....

Tornato a Bg ho ordinato un paio di libri ... ma ti assicuro che non è la stessa cosa...

Non ho mai visto un originale di Adams ma immagino che sia tutt'altro rispetto a vedere una sua foto anche su un ottimo libro.

Ieri con Zambe e Faber siamo andati a vedere la mostra di Doisneau. Ebbene. nelle sale campeggiano delle gigantografie di scatti celebri, molto d'effetto ma assolutamente inguardabili dal punto di vista della qualità. Ci sono alcune stampe vintage che hanno una profondità incredibile, profondità che, eliminata da una ottima o buona riproduzione cartacea, toglie qualità finale alla stessa. Ho un paio di libri di Doisneau ma lì le riproduzioni sono assolutamente piatte rispetto agli originali.

Guardare immagini è un dovere culturale per un fotografo (affermazione forte, pardon appassionato di fotografia)... se possibile è meglio guardare
delle foto direttamente dalle stampe dell'epoca o prodotte dall'autore.

Penso che questo fosse il messaggio di claudiom; sicuramente è il mio.

Ciao, Mario Ciao

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massimo729
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MessaggioInviato: Ven 02 Set, 2005 6:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Veramente peroravo la causa del senso della vista, invitando ad andare a vedere mostre di stampe fotografiche chimiche vintage.
Se ci andassero Massimo e Leopoldo mai direbbero quel che dicono.
Ma so che a nessuno passa per la testa che sia utile dare un'occhiata a quel che fu.
E difatti era un appello, gli appelli non vengono mai ascoltati.
Grazie, ciao, Claudio.


Con calma risponderò, il tema non è da prendere alla leggera e voglio rispondere nel pieno delle mie facoltà mentali, lo dico col sorriso sulle labbra ovviamente ma mi prendo un pochino di tempo.
Ho iniziato la "carriera fotografica" stampando bianchi e neri a londra, dopo aver imparato le basi da uno degli stampatori di Ugo Mulas, non sono anagraficamente un ragazzino, però con il passare del tempo ecc ecc.
A presto
massimo
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M__R
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MessaggioInviato: Lun 05 Set, 2005 9:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

toxine ha scritto:

Ti faccio un esempio per farti capire meglio la cosa: Se compero un libro di HCB o di Ansel Adam o di Capa, o di altri fotografi, ci trovo immagini che sicuramente mi emozionano, ma il libro, in ogni caso è stampato da una macchina moderna, per cui, la tua affermazione di prima non può riferirsi ai libri. "Ma come non può?", mi chiedo. Non provo comunque delle belle emozioni guardando un libro di questi fotografi?


Ciao, Toxine... mi rifaccio ancora a quanto da te scritto nel precedente topic.

Premettendo che sono d'accordo con te sull'importanza dei libri di fotografia e sulle emozioni che possono suscitare vorrei tornare sul concetto di allenare la vista.

Set. scorsa siamo andati a vedere la mostra di Doisneau con stampe originali. Nel w.e. mi sono ripreso in mano un paio di libri su di lui che avevo acquistato a Parigi un po' di tempo fa.

Ebbene... faccio un esempio:
nel bel volume: Gautrand J-C., Robert Doisneau, Taschen (serie ICONS), 2003 che racconta in breve l'esperienza fotografica ed umana di Doisneau, vi sono riproduzioni di molte delle sue fotografie in mostra a Milano.

In particolare a parte i tagli praticati (penso dal curatore) su diverse immagini mi voglio soffermare, a titolo esemplificativo (ma la stessa cosa può essere applicata a molte immagini), sulla foto "Le chiens de la chapelle" del '53, riprodotta a p. 137 del volume.

In mostra ci siamo soffermati a guardalrla, oltre che per il soggetto, anche per la profonda maestria della resa del controluce e delle ombre e luci. Ebbene ... nel libro i 2 soggetti, i cani, sono assolutamente neri, senza particolari, così come le figure che transitavano per la strada...

In mostra ho rivalutato quella che sul libro mi era parsa un'immagine simpatica in una grande immagine.

Ciao

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claudiom
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Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Lun 05 Set, 2005 11:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi sono accorto di essermi sbagliato, proprio alla base di quel che scrivo.
Sembra che faccia una distinzione tra chimico e digitale, non è così.

Faccio un appello a non lasciar continuare la decadenza della fotografia che il digitale sta solo accellerando.
E' un processo in atto da tutto il '900, lentamente, ma inesorabilmente, i fotografi hanno avuto a disposizione, parlo del b/n, sempre meno materiali con cui esprimere le loro idee.
Carte sempre più scadenti, fotocamere peggiori, chimici peggiori.
Un paesaggio, un ritratto fino agli anni '25/30 hanno una modulazione di grigi, una profondità, una resa delle superfici che si sono perse già col chimico di 30 anni dopo,per una serie di questioni che è lungo qui discutere.
L'invito era di avere ben presenti esempi delle immagini di allora e confrontarle col poco che abbiamo, chimici e ancor di più, digitali, oggi. Smile ciao Claudio.
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