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cester utente attivo

Iscritto: 19 Giu 2005 Messaggi: 506
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Inviato: Sab 06 Ago, 2005 6:24 pm Oggetto: |
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| Muad'Dib ha scritto: | | claudiom ha scritto: | Per Muad: alla foto di Rodchenko ci hai dato un'occhiata, o ti è parso uno sforzo esagerato per la tua emotività?
Ciao, Claudio  | Non ho capito bene cosa intendi
Ho osservato attentamente le foto di Rodchenko e ti dirò che sicuramente sono meglio delle nuvole sfocate di stieglitz, anche se non ci trovo nulla di sconvolgente.
Ma vedi, quello che mi disturba in tutto questo discorso sulla critica fotografica è la premessa. La lettura mediata dalla conoscenza. Ho un mio concetto, sicuramente sbagliato, ma personale sulla fotografia e sulla arti figurative e visive in genere. Mi spiego, come dicevo prima un'immagine deve vivere di vita propria, deve essere comprensibile a prescindere dall'interpretazione critica e dall'intento razionale dell'autore. Chi guarda un quadro o un'immagine non ha necessariamente un retroterra culturale che può permettergli di apprezzare gli intenti espressivi di un artista. Una tela del Caravaggio è sicuramente molto più comprensibile e d'impatto di per un profano di un Mondrian.
Se per comprendere un'opera bisogna avere un bagaglio culturale specifico, quell’opera è sicuramente destinata ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori. Se chiedi all'uomo della strada chi è Vincent Van Gogh il 99% ti risponderà "un pittore" se chiedi chi è Andrè Masson o Jackson Pollok o Alberto Burri o Emilio Vedova ti guarderanno in malo modo e sarai fortunato se l'1% avrà sentito nominare Pollok o Burri.
Prova a mettere qualcuno davanti ad una tela di Renoir o Monet o Gauguin senza dirgli a chi appartiene quell'opera e ti diranno che gli piace, fai lo stesso con un'opera meno conosciuta di Picasso o Dalì e non ci capiranno una mazza, se gli mostri la tela tagliata di Lucio Fontana poi si sentiranno presi in giro da un tizio snob col la puzza al naso che sta cercando di prenderli per il culo e magari cercheranno di picchiarti.
Ripeto, a costo di essere pedante e seccante, che una nuvola sfocata resta una nuvola sfocata, non importa chi sia l'autore, sempre una nuvola sfocata resta. Certo mi rendo conto che qui il discorso si allarga alla critica all'arte moderna in generale, ma alla fine di questo stiamo parlando.
Una soluzione ci può essere, imponiamo alle case che producono macchine fotografiche di allegare insieme alle stesse anche un corso almeno biennale presso una qualsiasi Accademia, oppure chiediamo prima dell'acquisto l'esibizione di un bel certificato di Laurea in Architettura o Lettere anctiche.
Dici che non si può ??? allora la soluzione è avvicinare l'arte alla gente senza pretendere che la gente debba per forza avere una preparazione tale da comprendere tutte le cervellotiche astruserie degli artisti. E se proprio gli scappa di fare Avanguardia non pretendano poi di essere comprsi da tutti e di guradale in malo modo chi non capisce cosa cavolo c’è in quella foto.
Ciò detto me ne torno a fare le foto della domenica.
Enzo  |
Concordo perfetteamente.
Anzi voglio aggiungere , una cosa.
Sicuramente io non me ne intendo di arte moderne, ma alcuni quadri mi sembrano prese in giro.
Un punto su una tela , o quattro pennelli icollati su una tela non possono valere centinaia di magliaia di Euro. Sembrano lavoretti fatti dai ragazzini delle elememtari.
Anzi vorrei fare una scommessa.
Prendere una di quelle tele tagliate e farne fare una di uguale ad un bambibo.
Scommetto che se sostituiamo questa tela o dichiariamo che sia di tale autore nessun critico se ne accorgerebbe.Come ti accorgi che quel misero punto sulla tela l'ha fatto un autore o un'altro.
Se invece prendiamp un quadro di Giotto, Raffaello o Leonardo, tanto per citarne alcuni tra i più immensi, beh. allora sarebbe facile che qualcuno se ne accorgesse.
Quelli sono artisti. Quella è arte. L'arte moderne lascia il tempo che trova!!
Io cosi voglio fotografare, cosi mi piaccciono le foto!!  _________________ Eos 20D--Canon 70-200 F4 L |
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ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Dom 07 Ago, 2005 8:50 am Oggetto: |
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Volendo seguire la traccia dell'argomento, la marcia in + dove si colloca?
Da quanto ho letto abbiamo due situazioni molto lontane tra loro.
Da una parte la foto 'domenicale' e dall'altra l'opera d'arte di un fotografo non comprensibile al 'popolo'. Ok e adesso?
Mi spiego meglio, ognuno segue studi e passioni personali, raggiungendo livelli sempre più alti, però è una crescita del tutto personale. La stessa cosa potrei farla io con studi su filosofia orientale. Però non posso rivolgermi alle persone che mi circondano dicendo: 'vivete una vita che non comprendete'.
Questo è il messaggio che a grandi linee ho colto fino ad ora.
Adesso vorrei capire se possiamo dare una marcia in +.
Se lo scopo è quello di consigliare di studiare l'arte per capire che la foto domenicale è banale, beh credo che chiunque possa rispondere in modo strano e poco educato. Riusciamo a trovare il 'sentiero di mezzo' Ciao, Carlo. |
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massimo729 non più registrato
Iscritto: 21 Lug 2004 Messaggi: 1683
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Inviato: Dom 07 Ago, 2005 11:10 pm Oggetto: |
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Ci mettiamo in mezzo foto dall'immenso valore artistico però comprensibili da tutti, tipo le foto di:
cartier bresson
Capa
Berengo Gardin
Avedon
Newton
ecc ecc
Ho fatto i primi5 nomi che mi son venuti in mente ma son certo che ce ne sono altri 50.
Io considero fotografo "domenicale" un tizio che fa foto solo alla famiglia e al suo cane, tutti gli altri sono fotografi indipendentemente dalle foto che fanno e da quello che esprimono.
Ciao |
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simo utente attivo
Iscritto: 30 Giu 2004 Messaggi: 779 Località: Verona
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 12:34 am Oggetto: |
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| cester ha scritto: |
Concordo perfetteamente.
Anzi voglio aggiungere , una cosa.
Sicuramente io non me ne intendo di arte moderne, ma alcuni quadri mi sembrano prese in giro.
Un punto su una tela , o quattro pennelli icollati su una tela non possono valere centinaia di magliaia di Euro. Sembrano lavoretti fatti dai ragazzini delle elememtari.
Anzi vorrei fare una scommessa.
Prendere una di quelle tele tagliate e farne fare una di uguale ad un bambibo.
Scommetto che se sostituiamo questa tela o dichiariamo che sia di tale autore nessun critico se ne accorgerebbe.Come ti accorgi che quel misero punto sulla tela l'ha fatto un autore o un'altro.
Se invece prendiamp un quadro di Giotto, Raffaello o Leonardo, tanto per citarne alcuni tra i più immensi, beh. allora sarebbe facile che qualcuno se ne accorgesse.
Quelli sono artisti. Quella è arte. L'arte moderne lascia il tempo che trova!!
Io cosi voglio fotografare, cosi mi piaccciono le foto!!  |
mah... secondo me è un modo troppo semplicistico di approcciarsi all'argomento. Il fatto che un'opera sia facilmente riproducibile non ha nessunissimo valore, ci sono sicuramente migliaia di pittori oggi che riuscirebbero a riprodurre perfettamente un Giotto, un Raffaello o un Leonardo..
sinceramente trovo un po' presuntuoso "pretendere" (oh.. nn mi venivano altre parole!) di capire e dare un giudizio a opere d'arte senza nemmeno conoscerne in contesto. E opere che non si capiscono ovviamente è difficile che piacciano.
Ad esempio molti (me compreso eh!) confonderebbero un Kandinsky con lo scarabocchio di un bambino, senza sapere che in quel quadro ci sono un sacco di studi, di ricerche e di creatività.
Ma questo discordo vale anche per opere che invece ci piacciono... chessò Caravaggio coi suoi chiaro scuri molto drammatici è facile che piaccia a tutti: ma messi davanti a un suo quadro quanto capiamo? Davvero riusciamo a godere a pieno di una sua opera? Secondo me proprio no! Se davvero conoscessimo bene l'autore, il periodo storico, eccetera eccetera eccetera, allora ci piacerebbe 1000 volte di + ! E di questo sono assolutamente convinto: è' così per tutta l'arte!
Tornando alla fotografia...
si tratta di una tecnica molto fruibile, qualsiasi persona presa per strada ha visto nella sua vita milioni di fotografie e si sente in grado di giudicare una foto. Ma è sbagliato, vede una foto e gli vien da dire "è bella" o "è brutta", ma che ne sa di tutto quello che c'è dietro. Uno che non se ne intende vede l'1% di quello che si potrebbe vedere.
Io stesso (che sicuramente NON faccio arte) non mostro nemmeno le foto + belle che faccio ai miei parenti (per dire), perchè i loro commenti mi darebbero solo fastidio! Le metto quì invece dove c'è gente che se ne intende e sa darmi un giudizio.
Noi che non abbiamo studiato siamo come i miei parenti: non dobbiamo "permetterci" di giudicare i grandi fotografi, ma se ci interessa la fotografia e vogliamo veramente "entrarci" abbiamo il dovere studiarli.
Ah!! ma quanto ho scritto!
Proprio io che nei temi non superavo le 2 colonne! |
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chrysalis utente attivo

Iscritto: 21 Mar 2005 Messaggi: 915 Località: Sorrento
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 12:45 am Oggetto: |
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Concordo con Simo per quanto riguarda la comprensibilità o meno delle opere contemporane e la loro riproducibilità.
L'arte contemporanea, soprattutto, non prescinde dal contesto e dall'autore. Questa mi sembra una grossa differenza rispetto all'arte del passato, che essendo (a volte più a volte meno) riproduzione della realtà, era fruibile a più livelli (e spesso si pensa di averli esauriti tutti quando si resta a bocca aperta davanti a un Caravaggio). Un'opera di Wharol si potrebbe senza alcuna difficoltà riprodurre con un filtro di psp.. non per questo è meno apprezzabile, proprio perchè è il processo che porta a quell'immagine ad essere manifesto dell'intenzione dell'artista.
Per quanto riguarda la fotografia, il mio approccio è indipendente dalla restituzione e dal feedback. Fotografo per me stessa, per guardare più a fondo nelle cose e per sviscerare dei problemi. Quel che viene dopo è buono ma non indispensabile. Quindi, fotografo della domenica o meno, mi interessa poco. Quel che invece mi allarma è che siamo letteralmente inondati (causa le tecnologie digitali accessibili a tutti e il grande mare di internet) di immagini che si autoproclamano "works of art", di testi che vorrebbero essere poesia, solo perchè esprimono una sensazione.. io non so qual è la linea che definisce la differenza tra ciò che è arte e ciò che non lo è, ma la maggior parte di queste cose è sicuramente moolto oltre quella linea. E questo mi rende un po' amareggiata, sembra mancare coscienza critica un po' a tutti. Vabè, chiudo che vado a dormire.
Scusate per la lunghezza dell'intervento, ma ci sarebbero tante altre cose da dire  |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 7:27 am Oggetto: |
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Dietro sollecitazione di Claude ho messo su alcune scarne "regolette" di psicologia della visione, che nessuno ha contestato (e speravo il contrario) e ho negato valore ad altre "regolette" ben più in voga in un contesto culturale ormai di retroguardia.
Anche su questo, purtroppo, nessuna vera discussione.
Sollecitato giustamente a inserire qualche esempio, ho messo la solita "Equivalents" che già so da anni suscitare una alzata di scudi feroce, tra i "culturisti" e gli "emozionisti".
Penso che lo snodo, il cambio di marcia possa avvenire in un fotografo della domenica (come me) quando si passa da una fotografia che vuole esprimere e comunicare delle emozioni ad una che tenta di capire se stessi e il mondo intorno.
Nientemeno
Ciao, Claudio. |
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cester utente attivo

Iscritto: 19 Giu 2005 Messaggi: 506
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 7:39 am Oggetto: |
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| simo ha scritto: | | cester ha scritto: |
Concordo perfetteamente.
Anzi voglio aggiungere , una cosa.
Sicuramente io non me ne intendo di arte moderne, ma alcuni quadri mi sembrano prese in giro.
Un punto su una tela , o quattro pennelli icollati su una tela non possono valere centinaia di magliaia di Euro. Sembrano lavoretti fatti dai ragazzini delle elememtari.
Anzi vorrei fare una scommessa.
Prendere una di quelle tele tagliate e farne fare una di uguale ad un bambibo.
Scommetto che se sostituiamo questa tela o dichiariamo che sia di tale autore nessun critico se ne accorgerebbe.Come ti accorgi che quel misero punto sulla tela l'ha fatto un autore o un'altro.
Se invece prendiamp un quadro di Giotto, Raffaello o Leonardo, tanto per citarne alcuni tra i più immensi, beh. allora sarebbe facile che qualcuno se ne accorgesse.
Quelli sono artisti. Quella è arte. L'arte moderne lascia il tempo che trova!!
Io cosi voglio fotografare, cosi mi piaccciono le foto!!  |
mah... secondo me è un modo troppo semplicistico di approcciarsi all'argomento. Il fatto che un'opera sia facilmente riproducibile non ha nessunissimo valore, ci sono sicuramente migliaia di pittori oggi che riuscirebbero a riprodurre perfettamente un Giotto, un Raffaello o un Leonardo..
sinceramente trovo un po' presuntuoso "pretendere" (oh.. nn mi venivano altre parole!) di capire e dare un giudizio a opere d'arte senza nemmeno conoscerne in contesto. E opere che non si capiscono ovviamente è difficile che piacciano.
Ad esempio molti (me compreso eh!) confonderebbero un Kandinsky con lo scarabocchio di un bambino, senza sapere che in quel quadro ci sono un sacco di studi, di ricerche e di creatività.
Ma questo discordo vale anche per opere che invece ci piacciono... chessò Caravaggio coi suoi chiaro scuri molto drammatici è facile che piaccia a tutti: ma messi davanti a un suo quadro quanto capiamo? Davvero riusciamo a godere a pieno di una sua opera? Secondo me proprio no! Se davvero conoscessimo bene l'autore, il periodo storico, eccetera eccetera eccetera, allora ci piacerebbe 1000 volte di + ! E di questo sono assolutamente convinto: è' così per tutta l'arte!
Tornando alla fotografia...
si tratta di una tecnica molto fruibile, qualsiasi persona presa per strada ha visto nella sua vita milioni di fotografie e si sente in grado di giudicare una foto. Ma è sbagliato, vede una foto e gli vien da dire "è bella" o "è brutta", ma che ne sa di tutto quello che c'è dietro. Uno che non se ne intende vede l'1% di quello che si potrebbe vedere.
Io stesso (che sicuramente NON faccio arte) non mostro nemmeno le foto + belle che faccio ai miei parenti (per dire), perchè i loro commenti mi darebbero solo fastidio! Le metto quì invece dove c'è gente che se ne intende e sa darmi un giudizio.
Noi che non abbiamo studiato siamo come i miei parenti: non dobbiamo "permetterci" di giudicare i grandi fotografi, ma se ci interessa la fotografia e vogliamo veramente "entrarci" abbiamo il dovere studiarli.
Ah!! ma quanto ho scritto!
Proprio io che nei temi non superavo le 2 colonne! |
Appunto come dici tu molti di noi, o quasi tuttti non riuscirebbero a capire , distiguere ed ammirare la bellezza dell'arte moderma.
Tutti invece resteremmo incantati ed entusiasti nel vedere , un opera dei Caravaggio, Tiziani, Leonardo, anche Piccassso(la sua arte non è paragonabile all'ìarte moderne di oggi.L'astrattismo suo è fuori discussione)e molti altri.
Allora dico, bisogna andare a scuala ed essere esperti per poter capire il contenuto di un'opera?
Io penso di no!
Io vedendo una tela grande un metro quadro con un puntino al centro di un millimetro, sinceramente mi lascia senza parole, ma solo per non mettermi a sganasciare in pubblico!!  _________________ Eos 20D--Canon 70-200 F4 L |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 8:50 am Oggetto: |
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In Paesaggio e natura : la grande roccia, un altro trucchetto.
In un luogo naturale per ravvivare l'inquadratura fate spogliare una bella ragazza e piazzatela lì: in qualunque modo andrà bene.
ciao Claudio. |
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Soli utente attivo
Iscritto: 04 Lug 2004 Messaggi: 517
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 8:58 am Oggetto: |
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| claudiom ha scritto: | In Paesaggio e natura : la grande roccia, un altro trucchetto.
In un luogo naturale per ravvivare l'inquadratura fate spogliare una bella ragazza e piazzatela lì: in qualunque modo andrà bene.
ciao Claudio. |
credo sarebbe più corretto postare questo commento anche lì, per renderne partecipe anche l'autore della foto...non trovi?
ciao  |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 9:02 am Oggetto: |
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No, non importa, conosco personalmente il sig. Enrico, non è più il caso di discutere
Ciao, Claudio |
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simo utente attivo
Iscritto: 30 Giu 2004 Messaggi: 779 Località: Verona
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 9:58 am Oggetto: |
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Cester, io dico che in realtà non riusciamo ad ammirare nemmeno le opere di Caravaggio & co, ci piacciono perchè sono riproduzioni fedeli della realtà, perchè sono talmente dettagliate da sembrare fotografie e rimaniamo sbalorditi solo dalla tecnica, ma non riusciamo a coglierle pienamente!
Hai citato Picasso... davvero guardando la Guernica riesci a capire di cosa si tratta?
Claudiom, sulle regole che hai scritto non sono daccordo solo sulle diagonali,
io le inserirei tra quelle "vere", una composizione che si sviluppa
in diagonale ha tutto un altro movimento di una verticale o orizz!
Ci (mi) spieghi perchè l'hai messa tra quelle culturali? thanks! |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 10:03 am Oggetto: |
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Le diagonali sono appaganti solo in un ambito culturale che privilegia il senso del movimento, è perciò giù di futuristi e avanguardie storiche varie, rispetto al senso della calma, dell' immobilità, del non scorrere.
E anche formati rettangolari, molto rettangolari, e figure sempre decentrate.
Son cose tipiche di noi dilettanti.
Non l'ha prescritto nessun medico che nelle foto ci debba essere sempre e comunque action. Claudio. |
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simo utente attivo
Iscritto: 30 Giu 2004 Messaggi: 779 Località: Verona
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Inviato: Lun 08 Ago, 2005 10:18 am Oggetto: |
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| Beh vabeh.. ma è un po' difficile fare un'opera "al di sopra di tutte", ti dovrai pur inserire in un filone. La tua foto sarà movimentata o non lo sarà, non puoi farne una che passa sopra all'argomento |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 20 Ago, 2005 2:48 pm Oggetto: |
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Presempio in merito ai cieli di Stieglitz: nella sezione "paesaggioenatura" il tread: "il cielo sopra la berlina".
Ciao, Claudio. |
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kaykan non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2005 Messaggi: 2096
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Inviato: Sab 20 Ago, 2005 3:28 pm Oggetto: |
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Grande interrogativo... ottimo spunto...
Alcune regole fotografiche sono regole ottiche che non esistono solo in fotografia...
Quando si parla ad esempio della direzione del moto da-a, a sinistra... a destra... in alto e in basso, ci basiamo su regole culturali oramai radicate.
Ti faccio un esempio: tu leggi da sinistra verso destra, dall'alto verso il basso, sono secoli che la cultura occidentale sfrutta questo automatismo.
Quando sfogli una rivista la prima pagina su cui cade l'occhio è quella a destra (nelle grafica si chiama la "romana") ed il punto su cui l'occhio per un infinitesimo di secondo cade prima di andare oltre è l'angolo in basso a destra. Nelle riviste gli spazi pubblicitari più costosi sono sempre nella pagina destra.
La posizione degli oggetti nel linguaggio visivo assume significati importanti, per non dire sensazioni reali. Dopo secoli queste sensazioni si sono identificate in regole.
Questo tocca una piccola parte di quello che hai scritto, e che rientra nell'automatismo che la mente ha appreso nel tempo e quindi nella nostra cultura visiva occidentale.
Ci sono "regole" in fotografia come nella grafica (le due si avvicinano molto perchè fanno parte della nostra sfera visiva ed emozionale).
Anche nella grafica sono molti quelli che infrangono le regole e costoro colpiscono proprio perchè le hanno infrante.
Comunque il succo è che tutto è relativo e che seguire le regole o non seguirle affatto hanno entrambe bisogno di una ragione!  |
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kaykan non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2005 Messaggi: 2096
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Inviato: Sab 20 Ago, 2005 3:33 pm Oggetto: |
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Grande interrogativo... ottimo spunto...
Alcune regole fotografiche sono regole ottiche che non esistono solo in fotografia...
Quando si parla ad esempio della direzione del moto da-a, a sinistra... a destra... in alto e in basso, ci basiamo su regole culturali oramai radicate.
Ti faccio un esempio: tu leggi da sinistra verso destra, dall'alto verso il basso, sono secoli che la cultura occidentale sfrutta questo automatismo.
Quando sfogli una rivista la prima pagina su cui cade l'occhio è quella a destra ed il punto su cui l'occhio per un infinitesimo di secondo cade prima di andare oltre è l'angolo in basso a destra. Nelle riviste gli spazi pubblicitari più costosi sono sempre nella pagina destra.
La posizione e la direzione degli oggetti (luci, corpi, ecc...) nel linguaggio visivo assume significati importanti, per non dire sensazioni reali ed emotive. Dopo secoli queste sensazioni si sono identificate in regole.
Questo tocca una piccola parte di quello che hai scritto, e che rientra nell'automatismo che la mente ha appreso nel tempo e quindi nella nostra cultura visiva occidentale.
Ci sono "regole" in fotografia come nella grafica (le due si avvicinano molto perchè fanno parte della nostra sfera visiva ed emozionale).
Anche nella grafica sono molti quelli che infrangono le regole e costoro colpiscono proprio perchè le hanno infrante.
Comunque il succo è che tutto è relativo e che seguire le regole o non seguirle affatto hanno entrambe bisogno di una ragione!  |
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deborah.d non più registrato
Iscritto: 02 Lug 2005 Messaggi: 288
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Inviato: Sab 20 Ago, 2005 5:32 pm Oggetto: |
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| cester ha scritto: | | Muad'Dib ha scritto: | | claudiom ha scritto: | Per Muad: alla foto di Rodchenko ci hai dato un'occhiata, o ti è parso uno sforzo esagerato per la tua emotività?
Ciao, Claudio  | Non ho capito bene cosa intendi
Enzo  |
Sicuramente io non me ne intendo di arte moderne, ma alcuni quadri mi sembrano prese in giro.
Un punto su una tela , o quattro pennelli icollati su una tela non possono valere centinaia di magliaia di Euro. Sembrano lavoretti fatti dai ragazzini delle elememtari.
Anzi vorrei fare una scommessa.
Prendere una di quelle tele tagliate e farne fare una di uguale ad un bambibo.
Se invece prendiamp un quadro di Giotto, Raffaello o Leonardo, tanto per citarne alcuni tra i più immensi, beh. allora sarebbe facile che qualcuno se ne accorgesse.
Quelli sono artisti. Quella è arte. L'arte moderne lascia il tempo che trova!!
Io cosi voglio fotografare, cosi mi piaccciono le foto!!  |
Come se l'arte fosse solamente sinonimo di abilità manuale...
Ora a più di quaranta anni dalle Attese (i tagli di cui parlavi) sono in molti in grado di prendere una tela e tagliarla ma ti sei mai chiesto perché prima di quella data nessuno lo avesse fatto?
Arte è soprattutto significato e non mera estetica. La cultura serve a capire il perché di quei tagli. Cosa significano? Cosa possono dire ancora oggi? Perché le avanguardie non hanno considerato la possibilità di tagliare sistematicamente le tele?
La tela era stata svilita, superata come superficie, come dimensionalità, come semplice addobbo casalingo. I parametri e le regole precedenti erano state sfidate ma lo spazio della tela non era mai diventato così fisico. Cosa c'è dietro? Esiste qualcosa "oltre"?
E che esista qualcosa che va al di là del quadro ben fatto, esteticamente piacevole, perfettamente disegnato e delineato lo dimostra il piccolo elenco di nomi che hai fatto, Caravaggio, Picasso, Leonardo...perché loro e non altri?
Ci sono risposte alle domande e altre domande ad insinuare dubbi. Questa è per me la storia dell'arte.
Chiunque decida di commentare fotografie (dei grandi, dei meno grandi, dei fotoamatori, dei principianti....) non può evitare di porsi delle domande. Le sicurezze assolute, le regole incrollabili ci facilitano il compito di commentatori/commentati ma non ci permettono di superare quella linea che separa chi nella fotografia cerca facili gratificazioni e chi vuole cercare un po' del proprio modo di vedere il mondo.
Scusa se ne ho approffitato del tuo messaggio, non è naturalmente un post di aggressione alle tue idee ma una scusa per provare a proseguire la discussione. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 22 Ago, 2005 7:29 am Oggetto: |
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Veramente Kaikan in un mio post iniziale riportavo risultanze sperimentali ormai consolidate di segno opposto a quel che dici.
Non c'è nulla di "culturale" nella visione da sin a dx, ma di fisiologico, le prove sono evidenti ormai a tutti etc.etc.
Il succo di quel che scrivevo era tutt' altro, ma pazienza, va bene anche così.
Ciao, Claudio. |
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ArgoviaCalibro9 utente attivo

Iscritto: 22 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: Aquae Helveticae - Confoederatio Helvetica
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Inviato: Lun 22 Ago, 2005 1:42 pm Oggetto: |
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| claudiom ha scritto: | Veramente Kaikan in un mio post iniziale riportavo risultanze sperimentali ormai consolidate di segno opposto a quel che dici.
Non c'è nulla di "culturale" nella visione da sin a dx, ma di fisiologico, le prove sono evidenti ormai a tutti etc.etc. |
Ma in altre culture si legge da destra a sinistra (arabi e cinesi ad esempio). La regola di leggere un'immagine da sinistra a destra vale anche per loro?  |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 22 Ago, 2005 2:22 pm Oggetto: |
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Si, Giulio, la questione risulta essere cosa di emisferi cerebrali o giù di lì e non di cultura.
I giapponesi e cinesi costruiscono l'immagine come noi e il teatro giapponese muove i personaggi come da noi.
Non che cambi molto in pratica, si ribadisce solo il concetto che prima viene la visione con i suoi modi e dopo, molto dopo viene la scrittura/lettura, e non il contrario.
Grazie e ciao, Claudio. |
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