ESAMI UNIVERSITARI di stroria e tecnica della fotografia ...

[claudiom]

Strada di città, quartiere popolare in ambedue.

Un colpo di flash sparato ad un metro di distanza definisce la composizione nella prima, nella seconda l'immagine è posata.

Per molti anni si è creduto che l'atteggiamento del fotografo che si butta dentro l'immagine fosse quello che garantiva una maggiore "verità", una maggiore capacità di "lettura" del reale.

Dal confronto delle due immagini ci accorgiamo che veniamo in possesso di una quantità di notizie ben maggiore con la foto statica di Atget che con quella di Weegee.

L'impatto emotivo di una immagine, buono per i giornali, è stato ed è ancora un criterio, deviato, di giudizio fotografico.

Questa, Vin, è così per me, ma di fronte ad una commissione d'esame
Bisogna essere pronti a sostenerla con robusti argomenti.
ciao, Claudio.

[claudiom]

Si, però non è obbligatorio che rispondo solo io, che manco sono del mestiere.
Ciao, Clà

[vinarcid0810]

grazie ancora
cmq nn ti devi sentire obbligato di nulla
questo mio thead è stato aperto per aiutarmi per fare questo esame ma poteva essere molto interessante per tutti i navigatori del forum "LA STORIA NN E' UN OPINIONE" ma a quando vedo è diventato un argomento a due ......................
PECCATO

[claudiom]

Si Vin, è diventato una storia a due.
Ma, se posso essere acido, basta leggere i commenti medi a "paesaggio e natura" per capire perchè.
ciao, Claudio.
la prossima?

[RattoPernugo]

Io vi seguo sempre! Trovo questo thread molto interessante ed istruttivo. Non posso intervenire perchè sono ignorante ( sono fra quelli che abbassano la media in "paesaggio e natura" ).

Bisognerebbe riuscire a radunare un po' di persone intelligenti ma soprattutto preparate per poter leggere confronti diversi e avere diversi punti di vista...

Io dal canto mio, posso solo applaudire...

[vinarcid0810]

[deborah.d]

[claudiom]

Però, Deb, qui abbiamo una traccia già obbligata che è quella delle coppie precostituite di immagini da relazionare.
Diverso mi pare sarebbe il commento ad una sola immagine.
Ciao, Claudio.

[deborah.d]

[vinarcid0810]

ciao ragazzi come state??????? continuo questo post dopo tanto tempo perchè ho avuto un problem di salute in questi mesi e nn mi sono fatto vivo neanche nel forum
ho pure saltato l'esame di febbraio

ke ne dite di continuare?????????
claudio ci sei ancora???????

[claudiom]

Andiamo avanti che magari col tempo qualcun'altro se ne interessa.
Ciao, Claudio

[vinarcid0810]

grazie claudio
allora ho iniziato a buttare giò qualcosa, dimmi cosa ne pensi tra questi 2 confronti:


CONFRONTO tra Walker Evans “Penny picture display ” & Andy Warhol “Sixteen Jackeis”.




L’immagine "Penny picture display ” di Evans attraverso le forme del volto racconta come è cambiata la storia della ritrattistica nel XX secolo.
La coincidenza tra la massificazione dell’individuo, il suo livellarsi e dissolversi nella collettività ed il diffondersi del mezzo fotografico ha portato ad una inusuale fioritura del ritratto.
L’immagine accumula ed esibisce il ritratto dell’uomo comune nel più popolare dei formati fotografici: la fototessera , cioè il “grado zero” della riproduzione dell’essere umano.
A mio avviso, forse si può intravedere una dichiarazione di impossibilità del mezzo fotografico a penetrare la realtà dell’essere umano.

Anche l’immagine “Sixteen Jackies” si può considerare a buon diritto “massificata”.
Grazie all’uso della serigrafia, che consente di manipolare e moltiplicare a piacere le immagini, l’autore Andy Warhol ci racconta la società dei consumi e la produzione di massa.
La moltiplicazione della stessa immagine su uno sfondo colorato rappresenta un passaggio nell’evoluzione del suo lavoro.
I soggetti, prelevati dalla vita quotidiana possono essere “alti”, impegnati, densi di tensione e patos, oppure “bassi”, leggeri e banali.
Usa colori semplici, vira le immagini , le solarizza e ottiene le diverse varianti cromatiche. L’effetto che ne risulta è percettivo e anestetizzante; i soggetti seri perdono patos, quelli leggeri vengono riscattati dalla loro banalità.

p.s. ho messo qualke tua considerazione

ke ne pensi??????????????'

[vinarcid0810]

o meglio ke ne pensate???

[claudiom]

Due immagini di una serie di fotine una accanto all'altra, è così?
No, non è così.
Dal vero le due immagini risultano completamente diverse: l'originale di Evans è una stampa 20x25 con tutti i grigi al loro posto, leggermente virata in bruno. interessante notare che nell'ultima mostra a Roma pochi mesi fa era stampata a plotter molto grande.
Quella di W. è un grande quadro con colori forti opachi, trattato con due soli passaggi (non solarizzato!).
L'intento è del tutto diverso: E. richiama al pericolo della massificazione quando si ritraggono le persone con la fotografia.

W. da per scontata la massificazione e la sfrutta ai fini artistico/commerciali.
Due frasi di W. sono fondamentali: "tutti possono essere famosi per 15 minuti", " l'arte più grande è fare soldi".
W. smette quasi subito i soggetti impegnati, car carsh, sedia elettrica.
I cosiddetti vip facevano la coda per farsi serigrafare da W.
Cao, Claudio

[vinarcid0810]

tks claduio ieri ho fatto l'esame speriamo bene per l'identificazioni delle immagini non ho avuto nessun problem i confronti erono:
1 Daguerre "the artist's studio" e Fox talbot “Window at Lacock Abbey”
2 Rosler "The bowery in two inadequate descriptive systems" e Evans "Cabin"

vi faccio sapere il voto

ciaoooooooooooo grazie di tutto claudio