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Messaggio |
postcard utente
Iscritto: 15 Lug 2005 Messaggi: 286
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Inviato: Mar 28 Feb, 2006 11:56 pm Oggetto: Stop, tempi e diaframmi |
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Allora, leggendo sul forum, se ho ben capito, uno stop è l'unità di misura che comporta una variazione predefinita nei tempi, diaframmi o iso.
P.es se aumento di uno stop i tempi devo diminuire di uno stop il diaframma o raddoppiare gli iso per avere un'esposizione equivalente.
Ovvero se ho tempi 1/250s, f8, iso 200 se diminuisco il tempo a 1/500s per avere un'esposizione equivalente devo mettere f4 o iso 400.
Però oggi ho fatto una prova sul campo che mi ha dato un risultato differente.
A iso 200, che lascio immutato, inquadro, con fotocamera a priorità di diaframmi, il cortile di casa mia.
C'è sole e mi ritora un tempo 1/640s e f3.
Io penso, se porto a f6 il tempo di esposizione si dovrà dimezzare. Invece passa non a 1/320 ma a 1/160.
Mi spiegate perchè.
Ho aumentato di uno stop il diaframma, non ssi sarebbe dovuto diminuire di uno stop il tempo? |
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Muad'Dib utente attivo

Iscritto: 26 Lug 2004 Messaggi: 16432 Località: Trapani
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Inviato: Mer 01 Mar, 2006 9:11 am Oggetto: |
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Il tuo ragionamento è esatto ma hai fatto un po di confusione con i diaframmi.
Uno stop per i tempi equivale a dimezzare o raddoppiare il tempo di esposizione.
In pratica il tempo che il sensore/pellicola resta esposto alla luce.
E fin qui hai azzeccato.
Lo steso vale per le sensibilità, 100 iso sono il doppio di sensibilità rispetto a 50, e la metà rispetto a 200.
La stessa cosa, però, non vale per il diaframmi. Se dimezzi il diaframma (ad esempio da f8 a f4) non raddoppi la quantità di luce ma la quadruplichi (x4)
La scansione dei diaframmi è questa:
f 1
f 1.4
f 2
f 2.8
f 4
f 5.6
f 8
f 11
f 16
f 22
f 32
Come vedi tra f8 e f4 ti sei scordato un diaframma.
Dunque se passi da f3 a f6 hai ridotto ad un quarto al luce che arriva e ovviamente devi aumentare di due stop (x4) anche il tempo di esposizione (da 640 a 160)
Enzo  _________________ Canon eos 6D | EF 50/1.8 | EF 20-35 3,5-4,5 | EF 28-135 IS 3,5-5,6 | PHOTOSHOP: La Miniguida
Yashica FX7 | Contax 139Q | Mir 20/3,5 | ML 28/2,8 | DSB 50/1,9 | Planar 50/1,7 | ML 135/2,8 | |
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postcard utente
Iscritto: 15 Lug 2005 Messaggi: 286
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Inviato: Mer 01 Mar, 2006 12:32 pm Oggetto: |
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Ah, grazie, ci avevo (quasi) azzeccato.
Allora la fotocamera azzeccava le coppie tempi/diaframmi.
Ora incomincio a capire quando si dice che è meglio un obiettivo luminoso.
A ripensarci poi la cosa è corretta. Mentre con gli iso e i tempi parliamo di misure lineari con i diaframmi parliamo, correggimi se sbaglio, di aree e quindi una variazione doppia deve essere elevata, grossomodo, al quadrato. |
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Muad'Dib utente attivo

Iscritto: 26 Lug 2004 Messaggi: 16432 Località: Trapani
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Inviato: Mer 01 Mar, 2006 3:34 pm Oggetto: |
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| postcard ha scritto: | | Ah, grazie, ci avevo (quasi) azzeccato. | Esatto, quasi,
| postcard ha scritto: | Allora la fotocamera azzeccava le coppie tempi/diaframmi.
Ora incomincio a capire quando si dice che è meglio un obiettivo luminoso. |
Data una sensibilità e una luminosità costante, se ipoteticamente la macchina ti da una accoppiata T/D di 250/f8, avrai usa serie di coppie T/D di questo tipo
60/f 16
125/f 11
250/f 8
500/f 5.6
1000/f 4
2000/f 2.8
4000/f 2
Con tutte le accoppiate avrai una esposizione corretta, ciò che cambierà la sarà la Profondità di Campo (PdC) data dal diverso diaframma impostato sulla lente e la possibilità di evitare il mosso (o micromosso) data dalla diversa velocità di otturazione dell'otturatore.
| postcard ha scritto: | | A ripensarci poi la cosa è corretta. Mentre con gli iso e i tempi parliamo di misure lineari con i diaframmi parliamo, correggimi se sbaglio, di aree e quindi una variazione doppia deve essere elevata, grossomodo, al quadrato. | il numero "f" è un numero puro dato dal rapporto tra la focale della lente (in mm) e il diametro della lente frontale (sempre in mm) dunque un rapporto mm/mm, ovvero appunto un numero puro adimensionale.
Ad esempio un 100mm con una lente di 50mm di diametro avrà un valore f pari a 2.
Se vogliamo avere la metà della luce, a parità di focale, dovremo dimezzare la superficie della lente (cioè chiudere il diaframma), e per farlo non possiamo dimezzare il diametro, ma visto che parliamo di superfici, dovremo moltiplicare per un numero idoneo che, guarda caso corrisponde alla radice quadrata di 2.
Il valore 1.41421356 che corrisponde alla radice di due è quello che regola la progressione dei valori del diaframma.
tutti i numeri di diaframma sono il valore direttamente più basso moltiplicato per la radice quadrata di 2.
Prova a fare la verifica da solo, con una comunissima calcolatrice, partendo da un valore teorico di 1 (obiettivo di focale X, con diametro delle lente X)
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